La popolazione mondiale, secondo le stime della Population Division delle Nazioni Unite, ha da poco raggiunto i sette miliardi di abitanti, e supererà i nove miliardi nel 2050 (cfr. Bambino 7 miliardi. E se nascesse a San Marino? ). Quanto sono affidabili queste stime della popolazione futura? La risposta non è semplice, ma qualche indicazione la si può ottenere confrontando l’andamento nel tempo delle previsioni elaborate dalle Nazioni Unite sin dal 1951.
Stime stabili nel tempo: un buon indizio?
Come si vede dai dati della Tabella 1 e della Figura 1, le stime sono sostanzialmente stabili nel tempo. Il livello della popolazione mondiale al 2025 varia tra poco meno di otto miliardi (previsione del 1998) e otto miliardi e mezzo (previsione del 1990), stima che nelle previsioni più recenti va stabilizzandosi intorno agli otto miliardi (e che quindi implica un miliardo di abitanti in più nel corso del prossimo quindicennio). La popolazione stimata al 2050 è ovviamente soggetta a maggiore incertezza, e oscilla tra i poco meno di nove miliardi previsti nel 2002 e i quasi dieci previsti nel 1994.
Tabella 1 – Previsioni UN della popolazione mondiale, per anno di edizione del volume e di previsione della popolazione
Anno di edizione | Popolazione in miliardi al | ||
2000 | 2025 | 2050 | |
1957 | 6,28 | – | – |
1963 | 6,13 | – | – |
1968 | 6,49 | – | – |
1973 | 6,25 | – | – |
1978 | 6,20 | – | – |
1980 | 6,12 | 8,19 | – |
1982 | 6,13 | 8,18 | – |
1984 | 6,12 | 8,21 | – |
1988 | 6,25 | 8,46 | – |
1990 | 6,26 | 8,50 | – |
1992 | 6,23 | 8,47 | – |
1994 | 6,16 | 8,29 | 9,83 |
1996 | 6,09 | 8,04 | 9,37 |
1998 | 6,06 | 7,82 | 8,91 |
2000 | 6,06 | 7,94 | 9,32 |
2002 | 6,07 | 7,85 | 8,92 |
2004 | 6,09 | 7,91 | 9,08 |
2006 | 6,09 | 8,01 | 9,19 |
2008 | 6,09 | 8,01 | 9,15 |
2010 | 6,12 | 8,00 | 9,31 |
Scenario centrale (medium-fertility variant projection). Le previsioni del 1951 e del 1954 stimavano la popolazione mondiale fino al 1980.
Fonte: Nazioni Unite, Population Division, World Population Prospects, diversi anni.
Le previsioni di fecondità e mortalità
Contenute, d’accordo, ma alcune variazioni ci sono. Da cosa dipendono? Le ragioni sono essenzialmente tre: la più importante è ovviamente l’evoluzione nel tempo di fecondità e mortalità. Non sono tuttavia da trascurare la disponibilità di nuovi dati, in particolare per quei paesi in via di sviluppo dove mancano sistemi di rilevazione efficienti e per cui gli aggiornamenti non sono disponibili con cadenza regolare, e l’introduzione di innovazioni nelle metodologie di stima, i cui effetti sulla popolazione stimata sono spesso significativi. Ad esempio, le due innovazioni più recenti hanno riguardato l’andamento della mortalità nei paesi affetti in maniera significativa dall’AIDS, modifica introdotta nella revisione del 2002 e che ha portato ad una revisione al ribasso della speranza di vita (da 76 a poco più di 74), e, nella revisione più recente, del 2010, una nuova metodologia di previsione dei livelli di fecondità, di tipo probabilistico, che invece ha spinto al rialzo le stime del numero medio di figli per donna, come si può notare dalla tabella 2.
Tabella 2 – Previsioni UN di mortalità, fecondità e età media della popolazione mondiale al 2050 nelle ultime edizioni del volume World Population Prospects
Anno della previsione |
Stime al 2050 | ||
e0* | TFT** | Età media | |
2000 | 76,0 | 2,15 | 36,2 |
2002 | 74,3 | 2,02 | 36,8 |
2004 | 75,1 | 2,05 | 37,8 |
2006 | 75,4 | 2,02 | 38,1 |
2008 | 75,5 | 2,02 | 38,4 |
2010 | 75,6 | 2,17 | 37,9 |
* Speranza di vita alla nascita ** Numero medio di figli per donna Scenario centrale (medium-fertility variant projection).
Fonte: Nazioni Unite, Population Division, World Population Prospects, diversi anni.
Previsioni per gruppi di paesi
A livello di gruppi di paesi, sempre con riferimento all’orizzonte del 2050, si nota un lento ma inesorabile avvicinamento tra paesi sviluppati e in via di sviluppo, in particolare per quanto riguarda l’età media (la differenza passa da 11,4 anni nella previsione del 2000 a 7,5 anni nella previsione del 2010), mentre i paesi cosiddetti meno sviluppati restano ancora molto lontani dalla convergenza (Tabella 3. V. anche Gustavo De Santis, Tendenze e livelli della fecondità? Mondiali! , Neodemos, 18/01/2012).
Tabella 3 – Previsioni UN di mortalità, fecondità e età media della popolazione mondiale al 2050 nelle ultime edizioni del volume World Population Prospects, per grandi raggruppamenti di paesi
Revisione | Paesi sviluppati | Paesi in via di sviluppo | Paesi meno sviluppati | ||||||
e0* | TFT** | Età media | e0* | TFT** | Età media |
e0* | TFT** | Età media | |
2000 | 82,1 | 1,92 | 46,4 | 75,0 | 2,17 | 35,0 | 69,7 | 2,51 | 26,5 |
2002 | 81,6 | 1,85 | 45,2 | 73,1 | 2,04 | 35,7 | 66,4 | 2,47 | 27,1 |
2004 | 82,1 | 1,84 | 45,5 | 74,0 | 2,07 | 36,6 | 66,5 | 2,57 | 27,3 |
2006 | 82,4 | 1,79 | 45,7 | 74,3 | 2,05 | 36,9 | 67,2 | 2,50 | 27,9 |
2008 | 82,8 | 1,80 | 45,6 | 74,3 | 2,05 | 37,2 | 68,5 | 2,41 | 29,0 |
2010 | 82,7 | 1,97 | 44,3 | 74,4 | 2,19 | 36,8 | 69,1 | 2,76 | 27,8 |
* Speranza di vita alla nascita ** Numero medio di figli per donna Scenario centrale (medium-fertility variant projection).
Fonte: Nazioni Unite, Population Division, World Population Prospects, diversi anni.
Per saperne di più
UN (2011) World Population Prospects. The 2010 Revision.
UN (vari anni) World Population Prospects.