Popolazione mondiale:

Popolazione italiana:

Giovani (0-19 anni):

Anziani (64+ anni)

Il dilemma del porcospino. Qualità della relazione di coppia durante la pandemia di Covid-19

La qualità della relazione di coppia è stata influenzata dai processi di adattamento che i partner hanno messo in atto durante la pandemia di Covid-19? Daniele Vignoli, Raffaele Guetto e Daniela Bellani rispondono a questa domanda analizzando i risultati di un’indagine online svolta a settembre 2021. Nonostante la metafora del porcospino – quando due simili si avvicinano troppo si feriscono – i risultati suggeriscono che la vicinanza “forzata” vissuta durante la pandemia non può essere univocamente considerata come una trappola fatale per le relazioni di coppia.

Una convivenza “forzata”

Le conseguenze della pandemia di Covid-19 non hanno riguardato solo le condizioni di salute e lo stato socio-economico degli individui, ma anche la sfera familiare. Molti aspetti della vita familiare sono stati infatti influenzati dalle chiusure forzate e dalle successive limitazioni alla vita. Questa riflessione si concentra su uno di questi, ossia sulle ripercussioni delle restrizioni anti-Covid sulla qualità delle relazioni di coppia. 

Durante i periodi di lockdown più o meno rigidi che si sono susseguiti tra il 2020 e il 2021 le coppie sono state “forzate” a ripensare all’organizzazione familiare – per esempio a causa della chiusura delle scuole. Questo ha portato ad una riflessione sulla gestione dei tempi e degli spazi della vita di coppia fino a quel momento dati per scontati. Il contesto pandemico ha dato avvio, almeno in alcuni casi, ad un processo di rinegoziazione tra i partner del lavoro domestico e di cura dei figli, sfidando, potenzialmente, i ruoli di genere già precedentemente definiti. La qualità della relazione di coppia è stata influenzata dai processi di adattamento che i partner hanno messo in atto, più o meno intensamente, durante la pandemia di Covid-19? La letteratura non fornisce una chiara risposta a tale quesito, sia per la scarsità di ricerche empiriche sul tema, sia per la parziale mancanza di dati riguardanti la vita di coppia durante le diverse fasi del periodo pandemico. 

La nostra riflessione empirica1 si concentra sul contesto italiano con due obiettivi. Il primo è quello di comprendere se e in che modo, durante la pandemia Covid-19, i partner abbiano riscontrato cambiamenti nel benessere di coppia. Il secondo riguarda gli effetti dei possibili mutamenti nella divisione dei carichi di lavoro domestico e di cura sulla qualità della relazione di coppia.

Per conseguire questi obiettivi, viene utilizzato un dataset che è stato costruito tra luglio e settembre 2021 a partire da interviste ad un campione per quote della popolazione italiana all’interno del progetto denominato Familydemic (Kurowska et al. 2023). I risultati suggeriscono che durante il periodo pandemico ha avuto luogo un sensibile cambiamento nella qualità della relazione di coppia, che ha riguardato circa il 40% degli intervistati. In particolare, si osserva che nelle coppie che hanno visto inasprirsi le preesistenti disuguaglianze di genere nella divisione del lavoro domestico e di cura, la qualità della relazione di coppia è peggiorata. Al contrario, i partner di coppie che hanno ricalibrato il lavoro domestico e di cura in maniera più bilanciata tra i partner hanno visto migliorare la soddisfazione nella relazione.

Il dilemma del porcospino e la pandemia di Covid-19

Il dilemma del porcospino, proposto dal filosofo tedesco Arthur Schopenhauer nel suo Parerga e paralipomena del 1851, è un’efficace metafora delle conseguenze delle relazioni sul benessere individuale. Il porcospino è un animale dotato di spine; per questo quando due simili si avvicinano troppo si feriscono. Fuor di metafora, la qualità delle relazioni (anche quelle di coppia) è elevata quando queste si fondano su un forte legame di vicinanza. Tale contiguità, soprattutto se forzata, potrebbe però non risultare affatto benefica. 

A tal proposito, è lecito pensare che, durante le fasi pandemiche, le relazioni affettive delle coppie coresidenti siano state messe alla prova. A causa della vicinanza forzata imposta dalle più o meno rigide misure anti-Covid, le coppie formate da partner co-residenti hanno dovuto affrontare nuove sfide , anche rispetto al significativo aumento dell’ammontare di tempo trascorso all’interno delle mura domestiche.

Quali sono state le conseguenze? Da un lato le coppie potrebbero aver giovato del maggior tempo trascorso assieme, vedendo accrescere la soddisfazione nella coppia mentre, dall’altro, potrebbero aver vissuto una diminuzione del benessere di coppia a causa dei conflitti scaturiti, per esempio, dalla difficile gestione legata alla forzata riorganizzazione della sfera domestica.

Adottando la prima prospettiva, ci si può aspettare che la vicinanza forzata abbia generato un nuovo equilibrio nella divisione del lavoro domestico e di cura all’interno della coppia basato, per esempio, su un maggiore coinvolgimento del partner maschile (Hiller 1984). La sfida della pandemia potrebbe aver condotto le coppie italiane ad una condizione di maggiore bilanciamento di genere nella divisione del lavoro non retribuito, giovando al benessere della coppia. 

La seconda prospettiva, più legata ai ruoli di genere (West e Zimmerman, 2009), porta a ipotizzare che le relazioni tra conviventi siano peggiorate a causa, tra gli altri aspetti, dell’intensificazione delle disparità di genere all’interno della sfera domestica, con il conseguente inasprimento dei conflitti di coppia. Considerando la chiusura parziale o totale delle scuole e l’impossibilità (più o meno totale) dell’utilizzo di reti di supporto tradizionali (come i nonni) per l’aiuto domestico e di cura, si potrebbe prefigurare un peggioramento della soddisfazione tra i partner coresidenti dovuta al maggiore squilibrio nell’ammontare di carichi familiari assunti da solo uno dei due partner – che, in un contesto normativo come l’Italia, si può assumere riguardi la donna.

Familydemic: I risultati di un’indagine online

A settembre 2021, attraverso l’indagine online Familydemic, sono stati raccolti dati su 7.080 individui – rispettando i criteri di rappresentatività (in base alle quote) per età, genere, livello di istruzione, macro-regione di residenza, presenza di figli ed età del figlio più piccolo. A partire da questo campione sono stati selezionati coloro che fossero membri di una coppia convivente da almeno 20 mesi (dall’inizio della pandemia), con un’età tra i 20 e 60 anni (circa 3800 intervistati). In linea con studi precedenti (che però analizzavano un arco temporale più limitato nel tempo, si veda Kulic et al. 2020) circa il 12% degli intervistati dichiara di aver percepito un peggioramento della qualità della relazione di coppia rispetto al periodo pre-pandemico, mentre ben il 25% dichiara di aver sperimentato un miglioramento. Circa il 20% rileva un aumento del tempo dedicato al lavoro domestico –  che passa ad un 50% considerando solo il lavoro di cura della prole. 

La Figura 1 mostra che sono le coppie dove lei ha dedicato meno tempo e lui ha dedicato più tempo al lavoro domestico (rispetto al periodo pre-pandemico), o dove entrambi i partner hanno dedicato più tempo a tale attività, ad aver giovato maggiormente di un miglioramento nella qualità della vita di coppia. Si può invece notare un peggioramento nella relazione quando lei aumenta il suo contributo relativo nel lavoro domestico (rispetto al periodo pre-pandemico).

Attraverso l’utilizzo di modelli statistici (regressione multinomiale), si è studiata in maniera analitica la relazione tra cambiamenti nel tempo dedicato al lavoro non remunerato e qualità della relazione tenendo conto anche di altri fattori, inclusi gli orientamenti relativi alle norme di genere.

I risultati principali dell’analisi empirica mostrano un miglioramento della soddisfazione nella relazione per le coppie in cui la donna dedica meno tempo al lavoro domestico e l’uomo dedica più tempo rispetto al periodo pre-pandemico. Considerando non il lavoro domestico ma quello di cura dei figli, si nota un maggiore incremento della soddisfazione nella relazione quando entrambi i partner incrementano la loro partecipazione a tale attività. In un contesto come quello italiano, un aumento delle ore spese dall’uomo dà luogo (generalmente) ad un maggiore incremento relativo del tempo dedicato al lavoro domestico e di cura rispetto alla donna; ciò, a sua volta, può spiegare il miglioramento nella soddisfazione della qualità nelle relazioni di coppia.

Commenti finali

Ritornando alla metafora del porcospino, possiamo dire che la vicinanza “forzata” vissuta durante la pandemia non può essere univocamente considerata come una trappola fatale per le relazioni di coppia. I partner delle coppie che sono stati in grado di adattarsi alle nuove sfide, come quella relativa alla riorganizzazione domestica, hanno per lo più giovato del maggiore tempo trascorso assieme. D’altro canto, le coppie che hanno visto esacerbare disequilibri nella distribuzione del tempo dedicato al lavoro familiare hanno vissuto un peggioramento del livello di qualità della relazione.

Considerando il periodo pandemico come un esperimento forzato sulla diseguaglianza di genere, possiamo affermare che vi sia stato un aumento nell’eterogeneità nella soddisfazione per la relazione tra le coppie italiane. Almeno per alcune unioni si è rilevato un incremento del contributo maschile al lavoro familiare che ha portato ad una maggiore soddisfazione nella relazione. Studi futuri potranno analizzare se questo nuovo equilibrio nelle relazioni di genere si consoliderà o meno.

Note

1 Per approfondimenti si rimanda a: Vignoli, Guetto, Bellani (2022).

Per saperne di più

Hiller, D. V. (1984), Power dependence and division of family work, Sex Roles, 10, pp. 1003– 1019. Kulic, N., Dotti Sani, G. M., Strauss, S., Bellani, L. (2021). Economic disturbances in the COVID-19 crisis and their gendered impact on unpaid activities in Germany and Italy. European Societies23(sup1), S400-S416.

Kurowska, A., Barardehi, I. H., Fuller, S., Petts, R. J., Kaufman, G., Doucet, A., Engeman, C., Matysiak, A., Guetto, R., Reimer, T., Kasegn, T.D., Vignoli, D., Duvander, A-Z., Gabel, S. G. (2023). Familydemic Cross Country and Gender Dataset on work and family outcomes during COVID-19 pandemic. Scientific Data10(1), 2.

Vignoli, D., Guetto, R., Bellani, D. (2022). Covid-19 as an Engine of Family Reshuffling. Gender Equality and Relationship Quality during the Pandemic. DiSIA Working Paper 2022/01, https://local.disia.unifi.it/wp_disia/2022/wp_disia_2022_01.pdf

West, C., Zimmerman, D. (1987), Doing gender, in Gender and Society, 1(2), pp. 125–151. 

PDFSTAMPA

Condividi questo articolo

Sostieni Neodemos


Cara Lettrice e caro Lettore, fare buona e seria divulgazione è il mestiere che esercitiamo da 15 anni con impegno e entusiasmo e, ci dicono, con autorevolezza. Dacci una mano a fare il nostro lavoro e rafforza la nostra indipendenza con un contributo, anche piccolo. Ci aiuterà a sostenere i costi di Neodemos, e ci incoraggerà a far meglio.

Grazie!

Iscriviti alla nostra newsletter


Due volta la settimana, riceverai una email che ti segnalerà i nostri aggiornamenti


Leggi l'informativa completa per sapere come trattiamo i tuoi dati. Puoi cambiare idea quando vuoi: ogni newsletter che riceverai avrà al suo interno il link per disiscriverti.

Potrebbero interessarti anche