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I programmi elettorali sugli italiani all’estero

L’emigrazione degli italiani, come è noto, in questi ultimi anni si è riportata su livelli di una certa consistenza, appare quindi interessante esaminare il modo con cui questa componente della dinamica migratoria è considerata nei programmi elettorali. Se ne occupano in questo articolo Corrado Bonifazi e Salvatore Strozza.

Negli ultimi decenni il tema delle migrazioni internazionali ha animato l’attenzione dei partiti politici e dell’opinione pubblica soprattutto per la gestione degli arrivi di irregolari provenienti da paesi terzi. Ha però ripreso vigore anche la discussione sull’emigrazione italiana all’estero, tornata su livelli abbastanza consistenti nell’ultimo decennio, e sul legame del paese con le numerose comunità di connazionali e oriundi sparse per il Mondo. Quanta attenzione viene dedicata a questa tematica nei programmi elettorali dei principali partiti politici? Quali aspetti vengono considerati e quali proposte sono avanzate?

Nell’Accordo quadro di programma per un Governo di centrodestra l’emigrazione e la comunità italiana all’estero trovano spazio all’interno del decimo punto (Made in Italy, cultura e turismo) e del quindicesimo (Giovani, sport e sociale). Tutti e tre i partiti della coalizione affrontano la tematica nei loro programmi anche se è la Lega a dedicargli maggiore spazio nella sezione “Riavvicinamento e tutela delle comunità italiana all’estero” e, in parte, in quella “Generazione di talento per il paese” sotto la voce “Fuga di cervelli”. Più sintetica è la parte dedicata dal Partito Democratico (PD) alle politiche di valorizzazione degli italiani e delle nostre comunità all’estero; mentre il 7 settembre il Movimento 5 Stelle (M5S) ha pubblicato sul proprio sito una specifica sezione dedicata al tema. Il Terzo Polo (TP) ha infine previsto una sezione su “Europa, esteri e italiani all’estero” con una sottosezione specifica che contiene una dettagliata lista di azioni dedicate ai nostri connazionali nel Mondo.

In dettaglio

I tre partiti di Centrodestra dedicano grande attenzione all’emigrazione e alla comunità italiana nel Mondo che secondo i dati dell’AIRE conta circa 5,7 milioni di persone con passaporto italiano a cui si aggiungono alcune decine di milioni di oriundi. Solo Fratelli d’Italia (FdI) dichiara espressamente che intende “favorire e sostenere esperienze all’estero dei giovani italiani”, mentre la Lega propone iniziative (investimenti sulla Terza missione delle Università italiane) per invertire la “emorragia di menti in fuga”. Comune a tutti i partiti della coalizione di Centrodestra è la volontà di incentivare (ad esempio, con sgravi fiscali) il rientro nel paese degli italiani all’estero e dei loro discendenti, con un interesse particolare di Forza Italia (FI) e della Lega verso quelli altamente specializzati. L’attenzione verso le nostre comunità negli altri paesi si esprime per FdI nella valorizzazione e difesa della lingua, della cultura e dei simboli italiani nel Mondo e nel coinvolgimento dei connazionali residenti all’estero per la promozione del Made in Italy. La Lega, con un approccio probabilmente ideologico, sembrerebbe puntare alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale della nostra comunità (solo) in alcuni paesi di destinazione. Quelli, come gli Stati Uniti d’America, dove l’apporto degli italiani merita di essere tutelato dall’attacco di una sinistra globalista tesa a cancellare storia e origini nazionali. Solo nel programma di FI c’è la proposta di istituzione del Ministero per gli italiani nel mondo, che nei primi tre governi Berlusconi già aveva trovato spazio come dicastero senza portafoglio. Nell’elenco di iniziative previste dai forzisti per gli italiani all’estero ci sono la parità fiscale con i cittadini che vivono in Italia, l’assistenza sanitaria in caso di soggiorno nel paese, il riacquisto della cittadinanza perduta prima del 1992, la diffusione della lingua e della cultura italiana, la semplificazione delle procedure per il riconoscimento dei titoli di studio e iniziative utili a favorire il rientro degli italiani altamente specializzati. Comune alle tre forze di Centrodestra è il potenziamento della rete diplomatica e consolare italiana nel mondo e la semplificazione e informatizzazione delle loro procedure.

Il programma del PD sottolinea come sia necessario un salto di qualità delle politiche per la loro promozione, garantendo servizi e opportunità. Il sostegno ai nostri connazionali, “protagonisti della proiezione dell’Italia nel Mondo”, riguarda cultura, ricerca, impresa, nonché diritti e ambiente. Il M5S si rivolge soprattutto agli italiani all’estero sollecitando tra l’altro miglioramenti nella copertura previdenziale, cure mediche anche in Italia, un’adeguata rappresentazione politica, il voto digitale, provvedimenti a favore del rientro dei ricercatori emigrati e la promozione della cultura del nostro paese. Le proposte contenute nel programma del TP sono dettagliate. Esse sono dirette a dare diritti di rappresentanza, attraverso la semplificazione delle procedure per il voto degli italiani all’estero (velocizzare l’iscrizione all’AIRE, ridurre i tempi per ricevere i documenti per il voto, digitalizzare il procedimento elettorale), e a garantire una maggiore cura dei nostri connazionali nel Mondo, attraverso la facilitazione dell’accesso ai servizi burocratici, il rafforzamento di quelli consolari, la semplificazione delle procedure di riconoscimento dei titoli di studio, il potenziamento della rete delle scuole italiane all’estero. Inoltre, è prevista la riforma dell’AIRE, per avere servizi celeri ed efficienti, e quella dei Comites e del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), per trasformarli in organismi di vera espressione delle comunità. Riduzione dell’IMU dovuta dagli italiani all’estero (anche al fine di promuovere “il turismo delle radici” e il sostegno dei piccoli borghi) e promozione di accordi di doppia cittadinanza con i paesi di residenza per la riacquisizione della cittadinanza italiana per quanti l’hanno persa sono le altre proposte del TP, che nel complesso appaiono per un’ampia parte simili a quelle del Centrodestra.

In definitiva …

In sintesi, i programmi presentano un sostanziale accordo sulla necessità di sostenere e valorizzare la numerosa e dinamica comunità di origine italiana nel Mondo, quella che alcuni hanno definito per numerosità un’altra Italia fuori dall’Italia, se si considerano non solo i titolari di passaporto italiano ma anche gli oriundi. Le forze di Centrodestra, il TP e il M5S indicano nei loro programmi una serie di interventi specifici che nel caso del PD possono essere solo immaginati in base agli obiettivi di sostegno ai nostri connazionali enunciati nel programma. Tutti i maggiori partiti politici italiani sembrano pertanto dare grande attenzione alla comunità italiana all’estero con il Centrodestra e il M5S interessati in maniera specifica anche al rientro dei cervelli.

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