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Il declino demografico della Città Metropolitana di Palermo

La popolazione residente nella Città Metropolitana di Palermo è cresciuta fino al 2011, anche se con forti differenze fra i Comuni dell’hinterland del capoluogo e le aree interne, come mostra Girolamo D’Anneo, dell’Ufficio Statistica del Comune capoluogo. Negli ultimi dieci anni si è invece registrata una diminuzione della popolazione, e le previsioni per il futuro indicano un ulteriore declino.

La dinamica demografica della Città Metropolitana di Palermo

C’è un Comune in provincia di Palermo, San Mauro Castelverde, che nei settant’anni che vanno dal 1951 al 2021 è passato da 4.875 a 1.384 abitanti, con una diminuzione del 71,6%. Detto in altre parole, il numero di abitanti si è ridotto a poco più di un quarto. 

C’è un altro Comune in provincia di Palermo, Isola delle Femmine, che nello stesso periodo è passato da 1.770 a 7.084 abitanti, con un incremento del 300,2%. In altre parole, in settant’anni la popolazione è quadruplicata. 
Il primo, San Mauro Castelverde, è un Comune montano situato fra le Madonie e i Nebrodi, e dista oltre 110 km da Palermo; il secondo, Isola delle Femmine, è un comune costiero che fa parte dei comuni di prima cintura del Capoluogo (in quanto confinante con Palermo).
San Mauro Castelverde e Isola delle Femmine sono i due estremi di come e quanto si sia trasformata la Provincia (oggi Città Metropolitana) di Palermo in settant’anni.
Al primo censimento del secondo dopoguerra, quello del 1951, la Provincia di Palermo contava poco più di un milione di abitanti (1.028.431), e negli anni successivi ha fatto registrare un trend crescente, fino ad arrivare, nel 2011, a 1.243.585 abitanti. Complessivamente, dal 1951 al 2011 la popolazione residente è cresciuta del 20,9%. Nell’ultimo decennio si è invece registrata un’inversione di tendenza (Grafico 1), il numero di abitanti ha iniziato a diminuire e nel 2021 la popolazione residente si è attestata a quota 1.208.991 (-2,8% rispetto al 2011).

I Comuni della Provincia

Il dettaglio comunale consente di segnalare come la crescita nel periodo 1951-2011 della popolazione residente nella provincia (quasi 21% di abitanti in più) non abbia riguardato tutti i comuni del territorio. Anzi sono più le realtà che hanno visto diminuire il numero degli abitanti rispetto a quelle che hanno registrato un aumento: su 82 comuni, quelli che hanno visto crescere la popolazione residente sono 32, mentre quelli che hanno visto diminuire la popolazione residente sono 50. Più in particolare, nei 60 anni che vanno dal 1951 al 2011 i residenti sono cresciuti nel capoluogo e nei comuni del suo hinterland, mentre sono diminuiti nei comuni delle aree interne (Grafico 2).

Fra i comuni in decrescita demografica, ve ne sono 16 che hanno visto più che dimezzare la loro popolazione, mentre fra i comuni in crescita, 17 sono cresciuti di oltre il 50% (e fra questi 6 hanno più che raddoppiato il numero di abitanti).

Fra il 2011 e il 2021 a livello provinciale la popolazione è diminuita del 2,8%, ma anche in questo periodo con forti differenze a livello comunale. I comuni che hanno visto aumentare il numero degli abitanti sono soltanto 18, mentre sono 64 quelli che hanno registrato una diminuzione della popolazione. Anche in questo periodo, i comuni in aumento sono quasi esclusivamente quelli dell’hinterland del capoluogo (capoluogo escluso), mentre quelli delle aree interne hanno continuato a perdere abitanti, in alcuni casi in modo sensibile. (grafico 3)

Le dinamiche demografiche degli ultimi decenni hanno determinato rilevanti effetti anche sulla struttura per età degli abitanti negli 82 comuni della Città Metropolitana di Palermo, effetti che è possibile sintetizzare attraverso l’indice di vecchiaia, dato dal rapporto fra la popolazione di 65 anni e più (anziani) e la popolazione di età compresa fra 0 e 14 anni (giovanissimi). A livello nazionale, in base ai dati del Censimento permanente della popolazione 2021, l’indice di vecchiaia è parecchio elevato: 187,6 anziani ogni 100 giovanissimi. Anche il valore relativo alla Sicilia è elevato (167,6), ma più basso di quello nazionale. L’indice di vecchiaia della Provincia di Palermo è pari a 156,8, quindi più basso sia del valore medio nazionale che di quello regionale, ma con una elevata variabilità a livello comunale. I comuni delle aree interne, quelli che hanno registrato un forte declino demografico, hanno valori dell’indice di vecchiaia decisamente elevati, nei casi più estremi prossimi o addirittura superiori a 400 (400 anziani ogni 100 giovanissimi). In particolare, l’indice è superiore a 400 a Blufi, Isnello e Polizzi Generosa. I comuni dell’hinterland di Palermo, che hanno registrato un forte incremento della popolazione, hanno invece valori dell’indice di vecchiaia sensibilmente più bassi. In particolare, in tre comuni (Ficarazzi, Villabate e Carini) l’indice è inferiore a 100, ovvero vi sono più giovani under 15 che persone di 65 anni e più. (grafico 4)

Le previsioni demografiche: declino o inverno demografico?

Grazie alle previsioni demografiche elaborate dall’Istat è ora possibile estendere l’orizzonte temporale al futuro prossimo. La popolazione residente nella Città Metropolitana di Palermo nei prossimi vent’anni continuerà a diminuire, e nel 2041 sarà pari a 1.033.422 abitanti (più o meno come nel 1951), con una diminuzione del 14,5% rispetto al 2021. Più in particolare, diminuiranno sia gli abitanti del Comune capoluogo, che passerà da 635.439 a 525.098 abitanti (-17,4%), che quelli dei restanti comuni della Provincia, che passeranno complessivamente da 573.552 a 508.324 abitanti (-11,4%). (grafico 5)

A questo punto, la domanda da porci è se possiamo ancora parlare semplicemente di declino demografico o se invece non dobbiamo parlare di inverno demografico, tema di grande attualità introdotto da voci autorevoli come quella di Papa Francesco e di alcuni illustri demografi. Probabilmente i dati che abbiamo visto, relativi al Censimento 2021, e anche le previsioni demografiche al 2041 relative alla Città Metropolitana di Palermo, non ci consentono ancora di pensare ad un quadro così drammatico. Ma se estendiamo l’orizzonte temporale al 2080, che è l’anno a cui arrivano le previsioni dell’Istat a livello regionale, vediamo che per la Sicilia si prevede una popolazione pari a 2.853.801 abitanti (secondo lo scenario mediano), con una diminuzione rispetto al 2021 di quasi due milioni di abitanti (-41%), più di tre volte la popolazione di Palermo. Di fronte a questi numeri probabilmente possiamo – anzi dobbiamo – parlare e preoccuparci di un inverno demografico alle porte, le cui cause, almeno per la Città Metropolitana di Palermo, vanno ricercate sia nel calo delle nascite che nei saldi migratori negativi (soprattutto nei comuni delle aree interne), questi ultimi dovuti all’abbandono di territori fragili e distanti dai centri principali di offerta dei servizi essenziali e dai processi di urbanizzazione.

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