Homo Sapiens si è adattato a vivere nei climi più vari, dalle regioni artiche a quelle equatoriali, e a difendersi dai capricci della natura. Ma a volte la natura è stata “matrigna”, per l’impatto delle variazioni climatiche, per i sussulti della crosta terrestre, o per i mutamenti nell’universo dei microbi, che hanno creato situazioni di stress e di pericolo e generato movimenti migratori, sospinti dal naturale istinto di “fuggire” situazioni di minaccia. Migrazioni forzate, mobilitate non dalle decisioni di uno stato tirannico, ma da una situazione di necessità. Migrazioni che non si sarebbero verificate senza l’accadere di un evento naturale catastrofico o pericoloso. Nel VII episodio del Podcast “Per terre e per mari” verranno narrati tre episodi che hanno generato, e aperto, nuove rotte migratoria: la Grande Siccità nel nordest del Brasile di fine Ottocento, il Dust Bowl nei Great Plains degli Stati Uniti, negli anni ’30 del secolo scorso, e il catastrofico terremoto di Haiti del 2010. Catastrofi generate dalla natura, ma aggravate dalla povertà, e dall’incapacità delle regioni colpite di apprestare le possibili difese. Ce ne parla Massimo Livi Bacci e questo è “Per terre e per mari” il nuovo podcast di neodemos.
Podcast “Per terre e per mari” • Ep 6. Natura matrigna

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