“Una frangia di grecità circondava il mediterraneo”, secondo Cicerone, isolando le popolazioni barbare dell’interno dell’Africa, dell’Asia e dell’Europa. Una frangia che si era formata a partire dall’ottavo secolo prima di Cristo, attraverso l’insediamento di migranti generati dalla piccola Grecia, dalle coste dell’Asia alla penisola iberica. Questo episodio tratta delle migrazioni del mondo classico, greco e romano, delle cause che le determinarono e delle forme che assunsero. Migrazioni organizzate dalle città-stato della Grecia e, successivamente, dalla forza dell’apparato militare di Roma, con l’assegnazione di terre e la formazione di colonie di veterani dell’esercito e con la costituzione dei Limes – frontiere attrezzate e protette dalle legioni – che agirono anche come filtro catalizzatore nei rapporti con le popolazioni barbare. La decadenza di Roma nel quarto secolo determinò un aumento dell’immigrazione di barbari, per integrare la forza dell’esercito, fino all’immigrazione di un intero popolo, i Goti, sospinti dagli Unni oltre il Danubio”. Ce ne parla Massimo Livi Bacci e questo è “Per terre e per mari” il nuovo podcast di neodemos.
Podcast • le migrazioni nel mondo classico
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