Studiare conviene, sia in termini di reddito (da lavoro e totale), sia in termini di probabilità di occupazione. Un osservatore “miope”, con un orizzonte temporale troppo corto (come potrebbe essere un ventenne che ragiona nell’arco dei successivi 10-15 anni) può ricavare l’impressione opposta, e quindi smettere troppo presto di studiare.
Daniele Checchi
Professore in economia politica - Università di Milano