Nell’XI secolo iniziò un flusso migratorio di popoli germanici verso est, oltre i limiti dell’Impero carolingio, segnati dai fiumi Elba e Saale, in territori sparsamente popolati da popolazioni slave (i Vend). Questi flussi furono organizzati, e finanziati, da principi, signori, ordini religiosi e cavallereschi. I migranti erano contadini competenti, bene attrezzati e ben guidati, fondarono innumerevoli nuovi villaggi, e migliaia di grandi fattorie, perché la terra era abbondante. Questa “corsa verso est”, o “Drang nach Osten”, è proseguita fino al XIV secolo, quando venne interrotta dalla grande peste. Pur modesta nei numeri, ebbe un forte effetto “fondatore” e generò fiorenti comunità in regioni lontane. Hitler le chiamò “schegge di germanità”, alimentando pretestuosamente il catastrofico espansionismo nazista. Ce ne parla Massimo Livi Bacci e questo è “Per terre e per mari” il nuovo podcast di neodemos.
Podcast “Per terre e per mari” • Ep 8. Il “Drang nach Osten”, o spinta verso est, e la germanizzazione dell’Europa

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