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I censimenti del 2011 in Europa: panorama dei metodi utilizzati (*)

Il ciclo dei censimenti del 2010/2011 nei paesi europei
Nel corso del 2011 la maggior parte dei paesi europei ha condotto, o sta per condurre, il censimento della popolazione. I paesi dell’Unione Europea e dell’EFTA, in particolare, conducono il censimento nel 2011 in conformità con il Regolamento (EC) No 763/20081. Per quanto riguarda gli altri paesi europei, la maggior parte dei paesi dell’Europa Sud-Orientale ha condotto il censimento nel 2011 per conformarsi agli standard della UE, mentre nell’Europa Orientale alcuni paesi lo hanno condotto negli anni precedenti (ad esempio la Bielorussia nel 2009 e la Russia nel 2010) o lo condurranno dopo il 2011 (Rep. Moldova e Ucraina). Si prevede che alla fine del decennio 2005-2014 praticamente tutti i paesi europei avranno condotto il censimento della popolazione, come richiesto dalle Nazioni Unite (Risoluzione UN-ECOSOC 2005/13).


Nell’Unione Europea la maggior parte dei paesi usa i registri per il censimento
Per quanto riguarda la metodologia adottata per effettuare il censimento, nei paesi dell’Unione Europea e dell’EFTA solamente 11 paesi su 30 hanno adottato il metodo tradizionale, basato sulla raccolta esaustiva dei dati sul terreno in un periodo di tempo limitato (vedi tabella 1). Ben 19 paesi (oltre il 60%) hanno adottato un metodo alternativo al censimento tradizionale, basato in quasi tutti i casi sull’uso di dati provenienti da registri amministrativi. Tra questi, 13 paesi hanno condotto un censimento “combinato“, in cui dati ottenuti dai registri sono stati usati in combinazione con dati provenienti da un’indagine campionaria oppure un’indagine esaustiva tesa a raccogliere dati non presenti nei registri. Questo approccio – che è stato scelto anche dall’Italia – è spesso adottato in una fase di transizione dal censimento tradizionale a quello basato esclusivamente sui registri. Un censimento basato esclusivamente su dati dai registri è stato realizzato in cinque paesi (Austria, Danimarca e paesi Scandinavi), mentre la Francia si affida dal 2005 al cosiddetto “rolling census”[1]. Va sottolineato che l’Europa è l’unico continente nel quale un numero significativo di paesi conduce il censimento utilizzando un metodo alternativo a quello tradizionale, con l’obiettivo di ovviare ai numerosi problemi associati al censimento tradizionale. Nel resto del mondo, questa strada è stata per ora seguita solo da pochi paesi isolati: i registri, ad esempio, sono usati in Bahrein, Israele, Singapore e Turchia.


Tabella 1: Censimenti del 2010-2011 nei paesi UE-EFTA: Tipo di censimento e data di riferimento


Paese
Tipo di censimento
Data
Austria
Basato sui registri
31 Ottobre 2011
Belgio
Combinato (registri + ind. camp.)
1 Gennaio 2011
Bulgaria
Tradizionale
10 Marzo 2011
Cipro
Tradizionala
1 Ottobre 2011
Danimarca
Basato sui registri
1 Gennaio 2011
Estonia
Combinato (registri + ind. esaustiva)
18 Settembre 2011
Finlandia
Basato sui registri
31 Dicembre 2010
Francia
Rolling census
1 Gennaio 2011
Germania
Combinato (registri + indagine esaustiva + indagine campionaria)
9 Maggio 2011


Grecia
Tradizionale
16 Marzo 2011
Islanda (EFTA)
Combinato (registri + dati campionari)
31 Dicembre 2011
Irlanda
Tradizionale
10 Aprile 2011
Italia
Combinato (registri + ind. esaustiva)
23 Ottobre 2011
Lettonia
Combinato (registri + ind. esaustiva)
1 Marzo 2011
Lituania
Combinato (registri + ind. esaustiva)
1 Marzo 2011
Lussemburgo
Tradizionale
1 Febbraio 2011
Malta
Tradizionale
Novembre 2011
Norvegia (EFTA)
Basato sui registri
19 Novembre 2011
Paesi Bassi
Combinato (registri + dati campionari)
1 Gennaio 2011
Polonia
Combinato (registri + indagine esaustiva + indagine campionaria)
31 Marzo 2011
Portogallo
Tradizionale
21 Marzo 2011
Regno Unito
Tradizionale
27 Marzo 2011
Repubblica Ceca
Combinato (registri + ind. esaustiva)
26 Marzo 2011
Romania
Tradizionale
22 Ottobre 2011
Slovacchia
Tradizionale
21 Maggio 2011
Slovenia
Combinato (registri + dati campionari)
1 Gennaio 2011
Spagna
Combinato (registri + ind. esaustiva)
1 Novembre 2011
Svezia
Basato sui registri
31 Dicembre 2011
Svizzera (EFTA)
Combinato (registri + ind. camp.)
31 Dicembre 2010
Ungheria
Tradizionale
1 Ottobre 2011

Fonte: Indagine condotta dalle Nazioni Unite (UNSD e UNECE) nel 2010 e informazioni aggiuntive raccolte da UNECE.



Nell’Europa dell’est e sud-est prevale il censimento tradizionale
Se si considerano i paesi europei che non sono membri dell’Unione Europea o dell’EFTA (tabella 2) appare chiaro che il censimento tradizionale è ancora il metodo prevalente. Questo è dovuto a diversi fattori tra cui il costo del lavoro relativamente basso, la disponibilità limitata delle risorse tecniche e finanziarie necessarie per adottare un metodo di censimento alternativo, o l’indisponibilità di registri amministrativi di qualità sufficiente per utilizzare i dati a fini censuari.


Tabella 2: Censimenti del ciclo 2010-2011 nei paesi dell’Europa Orientale e Sud-Orientale: Tipo di censimento e data di riferimento


Paese
Tipo di censimento
Data
Albania
Tradizionale
1 Novembre 2011
Bielorussia
Tradizionale
14 Ottobre 2009
Bosnia-Erzegovina
Tradizionale
n.d.
Croazia
Tradizionale
31 Marzo 2011
Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia
Tradizionale
31 Settembre 2011
Montenegro
Tradizionale
31 Marzo 2011
Repubblica Moldova
Tradizionale
n.d.
Russia
Tradizionale
14 Ottobre 2010
Serbia
Tradizionale
31 Settembre 2011
Ucraina
Tradizionale
2012

Fonte: Indagine condotta dalle Nazioni Unite (UNSD e UNECE) nel 2010 e informazioni aggiuntive raccolte da UNECE.



La mappa dei censimenti del 2010-2011 in Europa
Una rappresentazione grafica della metodologia censuaria adottata nei paesi europei per i censimenti del 2010-2011 è presentata nella figura 1. Il censimento tradizionale è stato adottato in tutti i paesi dell’Europa orientale e sud-orientale, come già notato, ma anche in Lussemburgo, Portogallo e nel Regno Unito. Il censimento combinato è stato adottato da quasi tutti i paesi dell’Europa centrale, dai paesi Baltici ma anche da Islanda, Italia e Spagna. Il censimento basato sui registri è stato adottato nei paesi Scandinavi, che sono stati la “culla” di questo metodo, ma anche da Austria e Danimarca. Infine, la Francia spicca come l’unico paese che ha adottato l’approccio del “rolling census”.



L’adozione di metodologie alternative: un trend destinato a continuare
La diffusione in Europa, e particolarmente nei paesi dell’Unione Europea e dell’EFTA, di metodi censuari alternativi a quello tradizionale è un processo iniziato già negli anni ’70, quando alcuni paesi Nordici iniziarono a sviluppare il censimento basato sui registri. Tuttavia negli ultimi anni questo trend si è chiaramente accelerato ed esteso ad altri paesi europei. La tabella 3 presenta la distribuzione dei paesi europei rispetto al metodo utilizzato per i censimenti dei cicli 2000 e 2010. Si può notare che il numero di paesi che utilizzano il metodo tradizionale è sceso da 27 a 21. Il numero complessivo dei paesi che utilizzano i registri come fonte esclusiva di dati censuari o in combinazione con un’altra fonte è raddoppiato, da 9 a 18. Questo è un risultato eccezionale se si considera il lavoro necessario per sviluppare un metodo alternativo al censimento tradizionale. Il metodo del censimento “combinato” è stato adottato da un numero molto elevato di paesi (13 nel 2010 contro solo 6 nel 2000), e si presume che diversi di questi paesi abbiano come obiettivo un censimento basato esclusivamente sui registri per il 2020. Va infine notato che anche il Regno Unito, che è uno dei pochi paesi dell’Europa Occidentale che ha ancora condotto un censimento tradizionale nel 2011, ha lanciato ufficialmente un progetto volto a sviluppare metodi alternativi in vista del censimento del 2021. Ci si può quindi attendere che nel futuro un numero sempre maggiore di paesi europei utilizzeranno una metodologia alternativa al censimento tradizonale, e che in particolare si farà un uso sempre maggiore dei dati presenti nei registri amministrativi e in altre fonti.


Tabella 3: Distribuzione dei paesi europei per tipo di censimento adottato nei cicli 2000 e 2010.


Tipo di censimento


Ciclo 2010


Ciclo 2000

Tradizionale
Combinato
Basato sui registri
Rolling
Totale
Tradizionale
20
5
1
1
27
Combinato

6


6
Basato sui registri


3

3
(Nessun censimento)
1
2
1

4
Totale
21
13
5
1
40


Fonte: Indagine condotta dalle Nazioni Unite (UNSD e UNECE) nel 2010 e informazioni aggiuntive raccolted da UNECE.





[1] Per tutti i dettagli su queste forme alternative di censimento, e per una discussione delle difficoltà del censimento tradizionale, v. Paolo Valente, “Il censimento della popolazione: quali alternative al censimento tradizionale?”, Neodemos, 27/10/2010.


Per saperne di più
Valente P. (2010) Census taking in Europe: how are populations counted in 2010? Population et sociétés (INED), No. 467, Maggio 2010 (http://www.ined.fr/en/resources_documentation/publications/pop_soc/bdd/publication/1506/ ).


Valente P. (2010) “Il censimento della popolazione: quali alternative al censimento tradizionale?”, Neodemos, 27/10/2010.

 Le opinioni qui espresse sono quelle dell’autore, e non riflettono necessariamente l’orientamento dell’Istituzione di appartenenza.

(*) articolo pubblicato grazie alla collaborazione di Neodemos con AISP (Associazione Italiana di Studi sulla Popolazionehttp://www.sis-aisp.it)