Il boom dei carcerati
Negli ultimi mesi i mass media si sono occupati sempre più del problema carceri, altalenando tra il problema del sovraffollamento, con la dichiarazione dello stato di emergenza delle carceri italiane da parte del Consiglio dei Ministri e tra casi di morti sospette, ultimo il caso Cucchi.
L’analisi dei dati a disposizione mostra una situazione esplosiva: il numero dei detenuti è passato dai 39mila del 1° gennaio 2007 ai 67mila del 1° Marzo 2010 a fronte di una capienza “regolamentare” di circa 44mila. Per contro, la polizia penitenziaria impiegata nelle carceri è diminuita, passando dalle 39.200 unità del gennaio 2009 alle 38.250 del febbraio 2010.
Le conseguenze del sovraffollamento carcerario
Il problema del sovraffollamento comporta situazioni di invivibilità, sia per la popolazione carcerata, sia per la polizia penitenziaria, esasperata da un lato per il maggior lavoro da svolgere e dall’altro per la tensione che trasmettono carcerati che vivono in condizioni “non dignitose”.
Il sovraffollamento, nei casi più estremi, può condurre a episodi di autolesionismo e di tentato suicidio. Uno studio effettuato nelle carceri dove si sono registrati suicidi nell’anno 2010 dimostra che il suicidio non è legato tanto alla disperazione di chi sa che dovrà passare molti anni della propria vita recluso, quanto all’angoscia di un presente che si snoda tra sovraffollamento, inattività e negazione della dignità umana. Non a caso i suicidi avvengono prevalentemente tra persone giovani, in carcere per reati non gravi e in attesa di scarcerazione o appena incarcerati.
Tabella 1: Suicidi e tentati suicidi nella popolazione detenuta, anni 1990-2009
Anni | Presenza media detenuti | Suicidi | Tasso suicidi su 10000 | Tentati suicidi | Tasso tentati suicidi su 10000 | Normative |
1990 | 31.676 | 23 | 7,26 | 489 | 154,37 | |
1995 | 50.448 | 50 | 9,91 | 868 | 172,05 | |
2000 | 53.322 | 61 | 11,40 | 892 | 167,28 | |
2002 | 55.670 | 52 | 9,35 | 907 | 163,62 | Legge Bossi-Fini sull’immigrazione |
2004 | 55.750 | 52 | 9,33 | 713 | 127,89 | |
2005 | 57.796 | 57 | 9,87 | 750 | 129,76 | Legge “ex Cirielli” |
2006 | 49.264 | 50 | 10,16 | 640 | 129,91 | Indulto; Legge Fini-Giovanardi sulle droghe |
2007 | 44.233 | 45 | 10,17 | 610 | 137,90 | |
2008 | 51.167 | 46 | 8,99 | 683 | 133,48 | |
2009 | 61.803 | 72 | 11,64 | 860 | 139,15 | |
Media Italia (1990-2009) | 49.329 | 51,35 | 10,19 | 742 | 148,89 | |
Europa + Turchia 2006 | 8,1 |
Fonte: http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/ricerca/2008/dossier_suicidi.pdf
http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/ricerca/word/suicidi_europa.pdf
Mentre nella popolazione italiana, nel periodo considerato, il tasso di suicidio ogni 10.000 abitanti è stato dello 0,5, nella popolazione carcerata è arrivato al 10,2, 20 volte di più.
Il confronto tra la situazione attuale e quella degli anni ’60 non è favorevole (tab. 2).
Tabella 2: Confronto situazione carceri, decennio 1960-1969 e decennio 2000-2009
Detenuti presenti | Suicidi | Tasso suicidi su 10000 | Tentati suicidi | Tasso tentati suicidi su 10000 | |
Media 1960-1969 | 32.735 | 10 | 3,01 | 30,2 | 9,24 |
Media 2000-2009 | 53.988 | 55,8 | 10,32 | 771,7 | 142,94 |
Fonte: http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/ricerca/eventi/confronto_1960_2000.pdf
Rispetto a 40 anni fa, il tasso di suicidi è più che triplicato, mentre il tasso dei tentati suicidi è aumentato di circa 15 volte. E mentre negli anni ’60 il tasso di suicidio tra la popolazione carceraria aveva una frequenza 6 volte maggiore rispetto alla media della popolazione italiana, questo rapporto è salito a 20 negli anni 2000.
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha inoltre già condannato l’Italia per violazione dell’articolo 3 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà personali, proprio a causa del sovraffollamento carcerario. La Corte ha infatti stabilito che ogni detenuto deve avere a disposizione almeno 3,5 mq di spazio e deve poter trascorrere fuori dalla cella almeno 6 ore giornaliere, altrimenti è vittima di “trattamento inumano e degradante” con conseguente diritto di risarcimento. Ma solo raramente i detenuti godono di queste condizioni minime, e varie associazioni, oltre al partito Radicale, si stanno facendo tramite per presentare le denunce dei detenuti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, tutte per violazione dell’articolo 3 della Convenzione.
Perché i carcerati sono in aumento
La popolazione carcerata è composta per circa il 37% da immigrati, e tra i nuovi ingressi in carcere del 2009, quasi il 40% è stato per violazione della legge sugli stupefacenti, il che ha portato la popolazione carcerata tossicodipendente a circa il 27% del totale. Secondo il sesto rapporto sulle carceri redatto dall’associazione Antigone, il numero di tossicodipendenti che annualmente transitano nelle carceri italiane è decisamente superiore a quello di coloro che transitano nelle comunità terapeutiche.
Il rapido aumento della popolazione carcerata (da 39 a 67mila in tre anni, come si è detto) è probabilmente connesso in particolare a 3 leggi: la legge Bossi-Fini sull’immigrazione, la legge “ex Cirielli” e la legge Fini-Giovanardi sulle droghe. Le leggi sull’immigrazione e sulle droghe hanno aumentato le possibilità di detenzione per comportamenti che non sono annoverati tra i “reati gravi”, ma che sono diffusi tra la popolazione. La legge “ex Cirielli” invece, oltre che diminuire i tempi di prescrizione di reati anche gravi, aumenta le pene per i recidivi e li priva della possibilità di godere di misure alternative al carcere. Il mix tra alta diffusione di certe tipologie di reato (immigrazione clandestina e violazione legge sulle droghe) e impossibilità di usufruire di misure alternative per i recidivi, ha portato al sovraffollamento carcerario che stiamo vivendo.
Il problema del sovraffollamento si potrebbe risolvere in più modi (ad esempio: costruendo nuove carceri), ma la via forse più promettente è quella delle misure alternative alla pena, anche perché indagini in merito hanno dimostrato che le persone che hanno usufruito di misure alternative alla detenzione hanno un tasso di recidività del 5%, mentre chi ha scontato tutta la pena in carcere ha un tasso di recidività del 66%.
Fonti:
http://www.ristretti.it/
http://www.associazioneantigone.it/
http://www.aprileonline.info/
http://www.santegidio.org/