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l’Europa taglia il traguardo di mezzo miliardo

Eurostat ha comunicato, con qualche ufficialità, che l’Unione Europea ha raggiunto, in cifra tonda, il mezzo miliardo di abitanti all’inizio del 2009. Questa cifra sarebbe già stata superata da qualche anno se venissero contabilizzati gli svariati milioni di abitanti irregolari; ne saremmo invece ancora lontani se si contassero solo i cittadini dei 27 paesi.

Durante il 2008, la popolazione dell’Unione ha registrato un aumento di 2,2 milioni, per un quarto dovuto al superamento delle nascite sui decessi e per tre quarti al positivo saldo migratorio  Sui 27 paesi dell’Unione, in 10 (Bulgaria, Estonia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Portogallo, Romania e Ungheria) i decessi hanno superato le nascite; in 23 gli immigrati hanno superato gli emigrati (solo Bulgaria, Lettonia, Lituania e Polonia hanno registrato un saldo migratorio negativo). Per essere un continente caratterizzato da rapido invecchiamento e fecondità largamente inferiore al livello di rimpiazzo, l’aumento di oltre due milioni in un anno è notevole. Per i tre quarti è dovuto alla performance di Spagna (+0,6 milioni), Italia (+0,5) e  Gran Bretagna (+0,4). E’ presumibile che la crisi economica si concreti, nel 2009, in una sensibile diminuzione dei flussi migratori ed in un aumento dei rientri degli immigrati. Ricordiamo però ai lettori di Neodemos che nessuna metodologia è in grado di indovinare il futuro, anche quello relativamente prossimo. Nel 1998, l’autorevolissima Population Division delle Nazioni Unite prevedeva che Italia e Spagna avrebbero contato, a inizio del 2009, 94 milioni di abitanti. Dieci anni dopo, Eurostat ne certifica 106 (il 13 per cento in più)!

Contentiamoci, in questo primo mese del 2009, di analizzare il presente. Mezzo miliardo è una bella cifra, comunque, per un piccolo continente. Se si fosse in una Olimpiade, il terzo posto dietro Cina e India sarebbe più che onorevole. Auguri, Europa!

 

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