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Il benessere economico dei figli nelle famiglie con due madri omosessuali

Negli Stati Uniti, come si sa, vi è un crescente sostegno da parte dell’opinione pubblica verso le famiglie con genitori omosessuali, e vi è stata una legalizzazione a livello nazionale dei matrimoni omosessuali. La ricerca che analizza le condizioni dei bambini che vivono in famiglie con genitori omosessuali è tuttavia ancora limitata, anche se il loro numero sta aumentando. Un vincolo importante, fino ad ora, è stata la scarsità di basi di dati che includessero un numero sufficientemente ampio di bambini residenti in famiglie omosessuali.

Abbiamo usato dati recenti, rappresentativi a livello nazionale (USA), della Current Population Survey (CPS) 2010-2013, per fornire un quadro della condizione dei bambini che vivono in famiglie con due madri omosessuali conviventi. Fino a poco tempo fa, le stime ufficiali dei livelli di povertà statunitensi escludevano il partner convivente come portatore di reddito e consumatore (Brown, Manning e Payne, 2016). Questa misura ufficiale sembra non più attuale, poiché non riconosce i partner conviventi come parte della famiglia. Abbiamo sviluppato un nuovo indicatore, di ‘povertà aggiuntiva’, che include il reddito dei partner conviventi e include i partner nella definizione della famiglia. Abbiamo poi focalizzato la nostra attenzione su cinque tipi diversi di famiglie con figli, a seconda della composizione di genere dei partner: con genitori sposati eterosessuali; ricostituite (stepfamily) con genitori eterosessuali; con genitori conviventi eterosessuali; con genitori omosessuali maschi conviventi; con genitori omosessuali femmine conviventi.

Le nostre analisi dei dati della CPS indica che nelle famiglie con genitori omosessuali femmine conviventi – con due madri omosessuali – l’età delle madri è comparabile a quella delle famiglie eterosessuali con genitori sposati, e più elevata rispetto a quella delle famiglie eterosessuali con genitori conviventi. Il livello di istruzione delle madri omosessuali è anch’esso comparabile a quello dei genitori delle famiglie eterosessuali—con circa il 40% avente un’istruzione a livello universitario. Il livello di istruzione delle famiglie eterosessuali con genitori conviventi è invece più basso. Le famiglie con due madri omosessuali tendono ad avere un’offerta di lavoro elevata, con una media settimanale di almeno 30 ore per ciascun partner.

Le nostre analisi degli indicatori di povertà aggiuntiva mostrano che i bambini che si trovano con due madri omosessuali hanno livelli simili a quelli dei bambini che si trovano in famiglie con due genitori eterosessuali (siano essi sposati o conviventi). Usando le misure di povertà ufficiali, che non tengono conto della presenza di due partner che potenzialmente forniscono entrambi reddito, i bambini che si trovano con due madri omosessuali sembrano invece svantaggiati. I nostri risultati mostrano come tenendo conto dei contributi di entrambe le partner, i rischi di povertà dei figli diminuiscono.

I nostri risultati, inoltre, mostrano l’importanza di considerare un insieme più ampio di tipologie familiari quando si deve analizzare il benessere dei bambini. I dati a nostra disposizione non hanno consentito di analizzare la situazione dei bambini che risiedono in famiglie con due padri omosessuali e occorre dunque approfondire il tema. Inoltre, sarà importante analizzare le implicazioni del matrimonio dei genitori per i bambini cresciuti in famiglie con genitori omosessuali.

Riferimento bibliografico

Brown, Susan L., Wendy D. Manning, and Krista K. Payne. 2016. “Family Structure and Children’s Economic Well-Being: Incorporating Same-Sex Cohabiting Mother Families.” Population Research and Policy Review 35:1-21.

Family Structure and Children’s Economic Well-Being: Incorporating Same-Sex Cohabiting Mother Families

 

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