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Età ideale e effettiva nella transizione allo stato adulto in Europa

La ricerca demografica e sociale si è occupata molto del ritardo nella transizione allo stato adulto e della drastica caduta della natalità negli ultimi decenni nei paesi sviluppati. Poco studiate sono invece le differenze tra i paesi in termini di età ideale e di età effettiva, relativamente alla convivenza, al matrimonio e alla maternità. A tal proposito, le domande che qui ci poniamo sono: Qual è per le donne l’età ideale per sposarsi e fare il primo figlio? E, in pratica, a quale età riescono a sposarsi e diventare mamme? E le due età coincidono o divergono? E di quanto?
 
Nella figura 1 si mostra l’età considerata ideale e l’età effettiva al primo figlio.[1] Osserviamo che esiste una chiara differenza tra paesi europei dell’ovest e dell’est. In alcuni paesi occidentali, l’età media delle donne alla nascita del primo figlio è vicina ai 30 anni (per esempio: 29.1 in Germania; 29.3 in Spagna; 29.5 in Svizzera; 29.8 in Inghilterra). Nell’Europa centrale e orientale, invece, l’età media è compresa tra il 24.7 della Bulgaria e il 26.7 in Ungheria, con l’unica eccezione di Slovenia (27.7). Il gap tra l’età ideale e l’età effettiva delle donne al primo figlio è minore rispetto a quanto vale per il primo matrimonio. Inoltre, l’età de facto delle donne al primo matrimonio non differisce molto da quella al primo figlio. Un motivo è, in parte, il fatto che sono in costante crescita le nascite fuori del matrimonio. In alcuni paesi, ad esempio quelli scandinavi, l’età de facto al primo matrimonio è addirittura maggiore dell’età al primo figlio come conseguenza del fatto che il matrimonio viene sempre più spesso preceduto dalla convivenza e molte nascite avvengono all’interno di coppie non sposate.
Tra i paesi europei occidentali, la Spagna, similmente all’Italia  mostra una chiara tendenza allo slittamento in avanti nell’assunzione delle responsibilità familiari. Infatti, tale paese ha non solo una delle più alte età effettive alla nascita del primo figlio (29.3) ma anche la più alta età ideale rispetto al diventare mamme (27.3). Per di più, non si evidenziano differenze significative tra i diversi titoli di studio e non sono le donne più istruite quelle con un’età ideale superiore: ad esempio, tale valore è pari a 27.5 per le laureate e a 28 per chi si ferma al titolo medio superiore.

Il grafico 2 mostra l’età ideale delle donne alla convivenza, al matrimonio e alla nascita del primo figlio tra vari gruppi di paesi europei. Sempre di più il ritardo nel matrimonio viene compensato da una parallela crescita della convivenza e ciò si traduce in una minore età ideale dell’unione informale rispetto a quella coniugale. Nel nord dell’Europa, ad esempio, l’età ideale per dar vita a una convivenza si trova su livelli molto bassi (oscilla tra i 20 anni della Finlandia e i 22 della Norvegia). Nel sud dell’Europa, particolarmente in Spagna, la tardiva formazione della famiglia si spiega non solo con i bassi livelli di convivenza ma anche con l’età elevata in cui si inizia a formare la prima unione di coppia. L’età ideale alla convivenza (23.6) e l’età ideale al matrimonio (26.1) sono tra le più alte nel mondo occidentale, evidenziando una chiara tendenza allo slittamento di ogni tipo di evento familiare. L’esatto opposto lo troviamo nei paesi europei dell’est dove l’età ideale alla coabitazione, al matrimonio e alla nascita del primo figlio sono molto più basse e più vicine tra sè.

Cause e conseguenze
Tenere conto delle età ideali è fondamentale per capire le età effettive alla coabitazione, al matrimonio e al primo figlio in Europa. In generale, si osserva una correlazione positiva tra questi due indicatori. Eppure esistono differenze importanti tra i paesi europei riconducibili a fattori socioeconomici (soprattutto l’instabilità nel mercato del lavoro e le difficoltà di conciliazione tra famiglia e lavoro), ma anche a certe opzioni di vita più o meno socialmente ammesse.
In maniera parallela allo slittamento in avanti nell’assunzione delle responsabilità familiari a causa della crescita nei livelli di istruzione e nel lavoro retribuito delle donne, in alcuni paesi si osserva una flessibilizazione delle norme sociali riguardanti l’età in cui i giovani dovrebbero organizzare il loro percorso di vita. Per esempio, nell’Europa del sud, la tardiva età in cui ci si sposa o si diventa madri sembra essere largamente accettata eppure interiorizzata come “normale” dalla società. Così, la Spagna mostra delle età altissime, sia l’età effettiva, sia l’età ideale per i diversi eventi familiari. Invece, tali norme sociali riguardanti lo slittamento in avanti degli eventi familiari sono più rigide nel caso dei paesi europei dell’est, il chè spiegherebbe un’età effettiva e un’età ideale molto più basse in questi paesi per essere in coppia (convivenza o matrimonio) o per fare un figlio.
Ciò che deve far riflettere in Spagna e nell’Europa del sud, in generale, è che la cosidetta “sindrome da ritardo” non si riferisce solo al ritardo reale nella formazione della famiglia o nella nascita del primo figlio ma sembra riguardare anche l’età ideale a cui gli individui fanno riferimento nell’organizzare il loro percorso di vita. Va comunque tenuto conto che la risposta sull’età ideale può essere condizionata dall’effettiva età  dell’evento, tanto più che molte delle persone intervistate sono già sposate con figli (le interviste sono state effettuate a donne tra i 15 e i 49 anni).
Si tratta in ogni caso di un tema importante, che andrebbe approfondito anche per le sue implicazioni in termini di politiche di sostegno ai giovani e al loro percorso di transizione alla vita adulta.


[1] Dati recenti forniti dal Consiglio d’Europa (2006) e dall’Indagine Sociale Europea (2006-2007) per donne in età compresa tra i 15 e 49 anni.

 

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