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È la società che è cambiata: gli Stati Uniti e l’omosessualità

Sostiene Rodotà (2011:3) che dal livello di avanzamento della legislazione nella tutela dei diritti degli omosessuali si misura il grado di civiltà di una nazione, perché riconoscere questi diritti significa affrontare non solo una questione di “eguaglianza” ma anche di “dignità”. Mentre in alcuni Paesi i diritti degli omosessuali non sono riconosciuti, in altre parti del mondo questi godono di ampie garanzie, con modifiche legislative, spesso recenti, che riflettono il cambiamento della società e degli orientamenti collettivi verso queste tematiche.
La società americana e l’omosessualità: una overview di alcuni dati
In un recente articolo del NYT, Nate Silver  commenta alcuni dati sui same-sex marriage, relativi ad 8 sondaggi  realizzati nel 2013. Ciò che si osserva è che la quota di favorevoli al same-sex marriage ha superato quella degli sfavorevoli di diversi punti percentuale. Ad esempio, nel 2003, in un sondaggio del New York Times alla domanda “Would you favor or oppose a law that would allow homosexual couples to marry, giving them the same legal rights as other married couples?” (N=3092) il 55% era contrario e il 40% favorevole (5% non esprimeva una opinione). Nel 2013 i risultati si sono capovolti. Secondo un sondaggio di Fox (eseguito dall’ Anderson Robbins Research), alla domanda “do you favor or oppose legalizing same-sex marriage?” (N=1002) il 49% si è detto favorevole, il 46% sfavorevole, mentre per il sondaggio della Quinnipiac University (N=1711), sono favorevoli al same-sex-marriage il 50% dei rispondenti contro il 40% degli sfavorevoli.  Le differenze risultano connotate politicamente: dai dati disaggregati, infatti, emerge che gli sfavorevoli sono la maggioranza tra i repubblicani e in minoranza tra i democratici e gli indipedenti (chi non si colloca in uno dei due schieramenti). I dati hanno anche una connotazione “generazionale” come si evince dall’ultimo sondaggio dalla CBS News Poll (N=1181). Nella fig.1 sono rappresentati i risultati ottenuti alla domanda “Do you think it should be legal or not legal for same-sex couples to marry?”
La ricerca del Pew Research Center: le motivazioni del cambiamento

I dati presentanti in precedenza hanno trovato conferma in una importante indagine realizzata dal PewResearch Center nel 2013. L’indagine, basata su un campione di 1501 individui, conferma le tendenze degli anni precedenti: i favorevoli sono ormai superiori agli sfavorevoli. La fig.3 indica in modo molto efficace questo trend confrontato per coorti di età. In questa indagine è stato realizzato qualche cosa di più dell’individuazione di un semplice trend generale, che pure è importante. Infatti, è stato individuato anche un segmento di persone che in precedenza erano sfavorevoli alle unioni omosessuali e che oggi hanno cambiato idea. Questa quota costituisce il 14% del campione. Il PewReserach Center ha così indagato le motivazioni che hanno convinto queste persone a cambiare la loro posizione.  Questo aspetto dell’indagine è molto importante perché individua elementi su cui è possibile sensibilizzare le persone ad una maggiore accettazione dell’omosessualità e anche per favorire un dialogo con coloro che sono più aperti a forme di cambiamento.
L’elemento che maggiormente ha influenzato il cambio di opinione da sfavorevole a favorevole, è relativo all’aver conosciuto direttamente un persona omosessuale, magari un amico (32% di chi ha cambiato idea). Per il 25% di coloro che hanno cambiato idea, la motivazione è da ricercare in una crescita personale e ad una maggiore consapevolezza di questa tematica. Un 18% invece ammette di essere favorevole perché il mondo è cambiato e quindi questa componente è come se si “adeguasse” forse suo malgrado, a questo cambiamento (Fig. 4).

La società cambierà anche da noi

Come hanno risposto alcuni degli intervistati al questionario del PewResearch Center, il mondo sta cambiando, anzi è già cambiato. L’omosessualità è sempre meno percepita come una minaccia per la “famiglia” eterosessuale o per la società. Questa consapevolezza si estende anche a Paesi non occidentali (si pensi all’Argentina, che sotto la presidenza Kirchner, nel 2010, ha approvato i matrimoni omosessuali). Anche in Italia qualcosa si sta muovendo (v. anche Quadrelli, 2012). Proprio in questo ultimo periodo, i nuovi gruppi parlamentari hanno presentato diversi disegni di legge per la tutela dei diritti degli omosessuali: dall’approvazione del crimine di omofobia, alla legalizzazione dei matrimoni (o unioni civili) per le coppie omosessuali. Il cambiamento sembra arrivare anche laddove i tradizionalismi sembrano più forti e radicati: il mutamento socio-culturale è espressione, come affermato da Sztompka (1996), del mondo in cui viviamo, caratterizzato da una “dinamica incessante e in incessante accelerazione”.
Per saperne di più
Pew Research Center, Growing Support for Gay Marriage: Changed Minds and Changing Demographics, Washington, 23 marzo 2013.
Rodotà S., Prefazione a “L’abominevole diritto. Gay e lesbiche, giudici e legislatori”, Il Saggiatore, Milano, 2011.
Quadrelli F., “La società che cambia (forse): gli italiani e l’omosessualità” , Neodemos, 07/11/2012.
Sztompka P., “Il mutamento socioculturale” , in Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, 1996

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